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L’argento spot è salito del 2,3% raggiungendo il record di 65,3415 dollari l’oncia, mentre i futures sull’argento sono aumentati del 3,6% fino a 65,640 dollari.

Anche gli altri metalli preziosi, in particolare oro e platino, hanno registrato guadagni mercoledì. Tuttavia, l’argento ha continuato a sovraperformare in un contesto ricco di segnali positivi per il metallo.

I mercati si stanno posizionando per una possibile carenza di offerta di argento nel 2026, con l’aumento della domanda per il “metallo bianco”. All’inizio di quest’anno, il governo degli Stati Uniti ha classificato l’argento come metallo critico, aumentando il suo appeal.

Gli investitori in cerca di beni rifugio hanno puntato anche sull’argento, che offre una stabilità paragonabile a quella dell’oro, ma con un costo di ingresso molto più basso. Questi investimenti hanno sostenuto i prezzi e l’argento è cresciuto di oltre il 100% finora nel 2025.

La domanda di beni rifugio è stata sostenuta anche dai dati economici statunitensi contrastanti pubblicati martedì, tra cui l’occupazione non agricola e l’elevato tasso di disoccupazione. L’attenzione degli investitori si concentra ora sui prossimi dati sull’inflazione dell’indice dei prezzi al consumo.