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Alcuni punti salienti dal discorso del presidente Zelensky:

«Il sostegno continuo e i segnali che indicano che la Crimea appartiene all’Ucraina sono stati molto importanti per me. Questo rappresenta anche un bel simbolo della nostra amicizia personale e del nostro sostegno politico reciproco. Abbiamo avuto un eccellente incontro al più alto livello.

Quando abbiamo appreso il livello della delegazione russa, abbiamo capito che non stavano affrontando seriamente il processo negoziale. Purtroppo, al momento non ci sono decisori tra i loro rappresentanti. Eppure questa proposta era partita dalla Russia.

Nonostante il basso livello della rappresentanza russa, per rispetto verso il presidente Trump, il presidente Erdoğan e i loro team, esprimiamo la nostra determinazione sulla via della pace.

Con l’intento di fare almeno i primi passi, evitare l’escalation e soprattutto raggiungere un cessate il fuoco, abbiamo deciso di inviare la nostra delegazione a Istanbul.

Attualmente stiamo aspettando segnali chiari da parte degli Stati Uniti e della Turchia. Domani invieremo la nostra delegazione a Istanbul. Non trascureremo nemmeno un piccolo passo verso la pace. Saremo costruttivi. Parteciperemo ai colloqui e alle trattative.

La Russia avrebbe dovuto agire. Se questi passi non vengono fatti, significa che non sono pronti a negoziare la fine della guerra. Non sono pronti a prendere decisioni.

Se non ci sarà un cessate il fuoco, decisioni serie o incontri bilaterali, allora ci aspettiamo sanzioni più ampie dai nostri partner per spingere la Russia a negoziare e a concludere rapidamente la guerra.

Dobbiamo compiere il primo passo. Se non cominciamo, la guerra potrebbe durare ancora per anni.»